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Generale

Il Polo Tecnologico di Pordenone, sede fisica delle avanguardie
tecnologiche della provincia di Pordenone, non poteva non
disporre per i propri insediati della fibra ottica e quindi, della
tecnologia abilitante per avere “i piedi per terra” ma la testa
connessa con il mondo.
Grazie alla collaborazione tra il Polo Tecnologico, l’Unione
Industriali di Pordenone e ASCO TLC, sono stati posati nel
mese di aprile 4 km di fibra ottica che andranno a servire 2
importanti zone industriali a nord di Pordenone e 2 comuni.
Grazie a questo piccolo ma importante step riusciremo ad
abbattere il digital divide raggiungendo così imprese e cittadini,
coniugando lo sviluppo sociale e la crescita di competitività nel
mercato .

GIOVEDì 12 MAGGIO 2011
SALA CONVEGNI UNIONE INDUSTRIALI PORDENONE

ORE 17.30 – SALUTI E INTRODUZIONE
Franco Scolari
Direttore Generale Polo Tecnologico di Pordenone
ORE 17.40 – UNA PROMESSA MANTENUTA
Luigi Campello
Vicepresidente Unione Industriali Pordenone
ORE 18.00 – SERVIZI ED OPPORTUNITA’ CON LA
BANDA LARGA

Egidio Cadamuro
Presidente ASCO TLC S.P.A.
ORE 18.20 – CONNECTIVITY, BANDA LARGA E WI-FI
Angelo Abbruzzese
Amministratore Delegato NCS Group S.r.l.
ORE 18.40 – CLOUD COMPUTING OGGI
Massimo Santin
CEO Santin e Associati S.r.l.
ORE 19.00 – CONCLUSIONI
Michelangelo Agrusti
Presidente del Polo Tecnologico di Pordenone

Si prega cortesemente di confermare la propria presenza alla segreteria organizzativa
del Polo Tecnologico di Pordenone (tel. 0434.504413)

 

L’Istituto Tecnico Industriale J. F. Kennedy è presente alla Fiera Nazionale del Radioamatore, Elettronica, Informatica, Hi-fi Car & Tuning che si svolgerà a Pordenone dal 29 Aprile al 1 maggio 2011.

Una fiera ricca di eventi per tutti, appassionati o meno, che si propone al pubblico con molteplici novità favorendo lo scambio di esperienze e conoscenze, ma anche un’occasione per lo sviluppo di sinergie e collaborazione tra due realtà sociali: quella scolastica e quella imprenditoriale.

Il nostro Istituto prevede un’area destinata alla presentazione delle quattro specializzazioni, Chimica, Elettrotecnica, Informatica e Meccanica evidenziandone le caratteristiche e le peculiarità, ed una serie di conferenze su temi sempre vivi.

Verranno trattati due argomenti interessanti:

1. La gestione della sicurezza per i bambini nell’accesso all’universo Internet.

2. La realizzazione di semplici giochi per gli stessi con l’applicativo Excel.

La prima delle conferenze sarà tenuta sabato 30 alle ore 14.00 da Massimo Santin, presidente della Santin Associati, importante ditta di informatica di Pordenone, partner del nostro Istituto in diversi progetti ed iniziative. L’argomento proposto è molto sentito e sofferto per tutti i genitori con figli nell’età scolare e preadolescenziale e in questo verso verranno dati consigli pratici per come risolvere in modo corretto il problema.

La seconda delle conferenze è divisa in due incontri della durata di 90 minuti ciascuna il 29 e il 30 maggio alle ore 16 che saranno presentati da Ivano Mazzarotto, docente della specializzazione Informatica al Kennedy, che illustrerà alcune  tecniche per programmare videogiochi usando Excel e Visual Basic.

Con iPad e il nuovo iPhone, Apple è andata troppo in là: chiusa la macchina, chiuso il sistema operativo, chiuso il sistema di distribuzione delle applicazioni, chiusi i contenuti e chiusa anche la scelta dei sistemi di sviluppo. E non semplicemente dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista delle licenze.

Ora io non sono contrario ad un modello closed (source). Ritengo anche che una parte di chiusura sia necessaria per garantire un certo flusso economico all’inventore/produttore del sistema. Microsoft con Windows produce un sistema chiuso ma le cui API sono disponibili a tutti e in grado di funzionare su innumerevoli sistemi hardware. Il patto (magari non scritto) è che loro tengono il controllo del sistema operativo ma sopra puoi farci girare quello che vuoi. E, tramite dei driver, puoi adattare il sistema operativo a qualsiasi hardware. Chiunque può scrivere programmi su questo sistema senza chiedere il permesso a nessuno. Con Linux le possibilità sono ancora più ampie.

Apple è proprio andata troppo in là. Il problema non ci sarebbe che se questo fosse limitato solamente a lei che opera su una certa fetta del mercato dei consumatori finali (notare che non uso la parola utenti). Purtroppo però il modello è stato di così grande successo che anche altri non vedono l’ora di imitarlo. E il passaggio verso il cloud, da alcuni è visto come un’aspetto dello stesso approccio.

Non mi piace!

La verità è che ci siamo dimenticati di quando c’erano solo i grandi produttori di computer a dominare e fiorivano i sistemi di time sharing! Ora la storia si ripete e dovremo rifare gli stessi errori. Al momento stiamo rinunciando ad una parte importante della nostra libertà. Per quanto mi riguarda tenterò di resistere il più possibile.

L’altro giorno parlavo con il mio socio cercando di capire cosa volesse dire iPad. L’ho definito una televisione nel senso che è un mezzo che un consumatore può utilizzare per consumare dei contenuti. Poco controllo è lasciato a questo consumatore: solo la scelta tra i contenuti disponibili. Ieri l’annuncio della piattaforma pubblicitaria di Apple: mi sembra che la mia analogia sia ancora più calzante.

Jobs è un genio!

Processori con 12 core, memorie da 32 GB, architetture ad altissime prestazioni (come l’IBM eX5), sistemi operativi in grado di gestire 256 core (Windows Server 2008 R2), sistemi di sviluppo adeguati (tra cui .NET 4 e Visual Studio 2010), linguaggi di programmazione adatti.

  • Ho visto gente veramente preparata mollare questo settore e mettersi a fare tutt’altro.
  • Ho visto un mucchio di curriculum di project manager.
  • Ho visto pensionati rimettersi a lavorare come project manager.
  • Ho visto project manager che si rimettono a fare i programmatori.
  • Ho visto programmatori che non sapevano programmare e programmatori che sono degli dei.
  • Ho visto offerte per la stessa figura professionale con prezzi variabili del 500%.
  • Ho visto società di informatica fare altro e società di altro fare informatica.
  • Ho visto un negozio di computer che vendeva centrini fatti a mano.

C’è qualcosa di strano in giro!

Stiamo cercando un paio di programmatori (in ambiente Java e .NET) da inserire nell’organico della nostra sede di Padova. E fin qua non c’è niente di strano. Lo strano è che abbiamo ricevuto un mucchio di curriculum di persone che vogliono fare i project manager, gli analisti o altre mansioni del genere. Invece le persone che vogliono fare i programmatori sono ben poche.

Ma è tanto brutto programmare?

Mi domando cosa succederebbe se cercassi un sistemista.

Come ho scritto in precedenza mi piace provare le soluzioni antivirus gratuite perchè, spesso, le consiglio a privati. Sembra impossibile ma ci sono un mucchio di persone che non hanno alcuna protezione. In tal senso Microsoft ha ragione a creare un AV gratuito e fare in modo che queste persone lo usino. Vedremo anche le iniziative marketing che produrranno in tal senso.

Ho quindi installato il nuovo antivirus free di Microsoft su un paio di macchine Windows 7 (compreso il mio mediacenter) e nell’XP Mode del mio PC.

L’installazione è velocissima, il software è assolutamente poco intrusivo e particolarmente leggero. Dò per scontato che individui un bel po’ di virus e di spyware (in effetti ho letto valutazioni che lo inseriscono nella media). Sicuramente, a differenza di altre soluzioni, fornirà solo una protezione di base però… Windows 7 e Vista sono forniti di un bel po’ di meccanismi di sicurezza (ASLR, DEP, UAC, firewall bidirezionale, ecc.) a cui vanno aggiunti quelli di IE7  e IE8 (antiphising, modo protetto, ecc.). Se aggiungiamo i meccanismi di aggiornamento automatico dei sistema e dei prodotti insieme ad un minimo di prudenza penso si possa ottenere una ragionevole sicurezza.

Detto questo, un appunto che bisogna fare a Microsoft è che si può installare solo su macchine che hanno installato il sistema di controllo antipirateria. Purtroppo molti di quelli che hanno maggiore bisogno dell’AV sono individui che hanno copie “pirata” di Windows. Piratare non è legale ma queste macchine sono lo stesso preda di attacchi e candidati a finire in qualche rete malefica. Distribuire un sistema di protezione poteva avere senso per arginare ulteriormente il fenomeno dei malware. Questi utenti quindi dovranno rivolgersi ad altre soluzioni (che comunque ci sono).