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Monthly Archives: September 2007

Dopo un anno (e due mesi) di utilizzo continuo di Vista è ora di fare il punto su alcuni aspetti.

La caratteristica che ho trovato più efficace come utente è la ricerca integrata. Personalmente sul mio portatile ho migliaia di file soprattutto di documentazione su progetti e prodotti. Con XP perdevo molto tempo a organizzare la mia struttura di cartelle (in My Documents). Adesso è quasi flat. Tanto il motore di ricerca mi permette di trovare ciò che voglio in pochi istanti. Per necessità ho anche altre cartelle che esulano dalla stuttura standard di Windows e, anche lì, la ricerca contestuale è utilissima. Prima utilizzavo Total Commander per lavorare sui file per ogni attività ma oggi il suo utilizzo è limitato a operazioni da sistemista e programmatore, non da utente. Devo dire che i tool di indicizzazione per XP non arrivano a questo livello di produttività.

I driver delle periferiche da fine gennaio in poi (il momento del rilascio del sistema al grosso pubblico) non sono stati praticamente un problema. PC, schede video e power management delle macchine che utilizzo erano pronti già da prima ma con gennaio sono arrivati driver definitivi per scanner, webcam, stampanti, schede TV, joystick e altro. Sono rimasti esclusi hardware veramente vecchi e le webcam più economiche. E’ interessante notare che le webcam mi hanno sempre dato problemi in tal senso: su XP mi sono anche capitate ottime webcam che magari non funzionavano con l’ultima versione di MSN Messenger. Usare prodotti di marca spesso non aiuta per niente. Aggiungo che, webcam a parte, sono però attento a non utilizzare oggetti troppo legati al software. Ad esempio io utilizzo router non modem, il lettore MP3 viene visto come una chiavetta USB, la stampante può essere usata senza software speciale.

Sicurezza e UAC non mi hanno praticamente dato fastidio. La richiesta di accesso privilegiato compare molto poco. Infatti mi stupisce molto chi lamenta questo problema. Finora non mi è mai capitato di trovare una macchina con una configurazione (hardware e software) che desse particolare fastidio. Il disco esterno visto in rete tramite un server Samba embeddato ha richiesto una alterazione del profilo di sicurezza dei miei 3 PC. Poco male: a casa non ho bisogno di sicurezza elevata sul file system (e lo sostituirò con un Home Server).

Le prestazioni sono ottime su tutti i miei PC se si esclude il fatto che il più piccolo portatile ha 1GB di RAM ma un disco lentissimo: quando carica un programma non ha le prestazioni che mi aspetto. Però la macchina è altrettanto lenta in questa operazione con XP e infatti è mia intenzione cambiare disco appena trovo un po’ di tempo.

Il software che uso è una combinazione di software di vari fornitori. Certamente c’è Office 2007 che fa la parte del leone ma anche con 2003 non avevo particolari problemi sulle beta di Vista. Oltre ad Office ci sono vari pacchetti alcuni gratuiti altri a pagamento. Tolto Nero che non utilizzo più, il resto non ha dato problemi. Tutti i videogiochi del figlio utilizzati prima su XP e poi su Vista hanno funzionato. Ovviamente ho dovuto aggiornare gli antivirus. Il Media Center continua a funzionare e a registrare programmi dalla TV (per dire la verità devo cambiare una ventola che ogni tanto fa rumore ma su questo Vista non c’entra). Sto pensando anche di affiancare al tutto un Media Center Extender di seconda generazione appena saranno disponibili (in sostituzione del mio vecchio home theatre).

In generale comunque le 3 macchine richiedono meno manutenzione e funzionano in modo praticamente autonomo. Si vedono in rete, si agganciano alla rete Wi-Fi, si spegnono e si riaccendono quando serve, gestiscono ottimamente lo standby, si autoaggiornano senza alcun intervento, controllano navigazione e orari di utilizzo… veramente ottimo.

Insomma sono molto soddisfatto. 

Concludo con una semplice constatazione: una volta abituati a Vista è impossibile tornare indietro.

Sono stato linkato in un forum di Punto Informatico in riferimento al mio post Vista e 4 GB di RAM. L’autore di un commento sostiene che Vista (a 32 bit suppongo) ha un limite di indirizzamente a 3 GB. Ovviamente questa persona ha capito male (e in effetti porto un esempio di macchina che questo limite lo supera). E’ comunque in buona compagnia perchè spesso le persone confondono le limitazioni architetturali del PC con quelle del sistema operativo.

Cambiando discorso devo dire che la dashboard della piattaforma WordPress è ottima: vedere i link che si riferiscono ai propri post o le statistiche di visualizzazione è molto interessante. Sapete qual’è uno dei post più letti? Quello che parla dei problemi di Nero!

Questo post non c’entra niente con Vista e Windows (a parte il fatto che il software in questione ci gira sopra) ma in ogni caso vi segnalo Squeak by Example, un sito dedicato all’apprendimento di Squeak (una implementazione di Smalltalk-80) e con un manuale scaricabile.

Per chi non lo sapesse Smalltalk è dove è cominciato tutto! Object Orientation, finestre sovrapponibili, blitter, virtual machine, ecc. E inoltre Smalltalk è il linguaggio dinamico per eccellenza. Purtroppo il mercato (e una certa dose di sufficienza degli Smalltalkers) ha decretato il confino di questo ambiente in una nicchia ma, nonostante questo, rimane uno degli ambienti più interessanti che esistano

#('buon' 'divertimento') 
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C’è una pubblicità di Google che sta girando che asserisce “Non puoi lavorare in remoto sui file lasciati in ufficio”.

Sono molti anni (decenni) che io, i miei collaboratori e i miei clienti siamo in grado di lavorare in remoto sui file lasciati in ufficio. Di più: riusciamo pure a lavorare offline.

Non mi sembra molto indovinato come slogan.

I “tifosi” di Linux lamentano il fatto che spesso l’utente non conosce bene l’oggetto della loro passione. Pur essendo meno appassionato anche io lamento il fatto che l’azienda media e piccola non conosce Windows (Server). E questo accade nonostante abbia un bel po’ di macchine Windows installate e collegate tra loro (magari con una bella rete Active Directory).

Nelle ultime settimane ho incontrato diverse aziende medie e piccole e parlato con loro dei diversi progetti che si troveranno ad affrontare nei prossimi mesi (siamo in tempo di budget). Inevitabilmente il discorso è caduto anche su argomenti infrastrutturali. Non voglio parlare di quali sono i doloretti che disturbano queste aziende ma a me sembra evidente un tema ricorrente: buona parte di questi dolori potrebbero sparire o essere estremamente mitigati sfruttando quello che hanno già in casa e che fornisce il sistema Windows. Di più molti apparati/appliance/software potrebbero non essere acquistati/installati/gestiti perchè assolutamente inutili in quanto il sistema Windows fornisce un bel po’ delle funzionalità richieste ad un prezzo più basso o magari già pagato.

Un inciso sulla virtualizzazione: mi è capitato di trovare due aziende i cui fornitori hanno proposto la virtualizzazione come soluzione (?) di alcuni di questi problemi. Peccato che non sia proprio così. E’ interessante notare che questa “soluzione” è stata proposta dai fornitori dell’hardware. Nessuno di loro ha proposto ai clienti di utilizzare quello che hanno già pagato. Fa pensare. 

Ho proposto a diverse di queste aziende una serie di attività e ho ottenuto un notevole interesse. Direi che nei prossimi mesi su alcuni di questi (futuri) clienti ci sarà da lavorare parecchio. E anche l’arrivo di 2008 può essere una buona occasione per affrontare in modo più strutturato e chiaro il problema dell’infrastruttura. Dal mio punto di vista è interessante notare che tutta la nostra esperienza fatta su reti di grandi aziende (banche soprattutto) possa essere calata su medie e piccole aziende. Windows rende economicamente favorevole sia per il fornitore che per il cliente questa operazione.

P.S.: Vista comincia ad essere presente in modo significativo e persino i produttori di software più restii (la causa principale del non uso) cominciano finalmente ad adeguarsi.

Mia figlia la settimana scorsa ha iniziato la scuola media. In questi giorni sta portando a casa i libri che la scuola passa agli alunni. Ovviamente ho dato una occhiata a quelli che mi interessano di più tra cui quello di informatica.

Il libro (nuovo di zecca) spiega com’è fatto un computer, come usare XP, qualche funzionalità di Office 2003, Paint, ricerche con Google. Una parte interessante è quella Excel che viene utilizzato per fare calcoli geometrici ad esempio.

Il tutto dato in mano a bambini che hanno un computer in casa da anni.

Mah…

Come già detto non sono un grande fan della virtualizzazione. Spesso noi abbiamo a che fare con sistemi complessi e la virtualizzazione in questi sistemi non risulta per nulla trasparente provocando cali di efficienza o, peggio, veri e propri malfunzionamenti. Mi è persino capitato di trovare casi in cui alcuni fornitori hanno consigliato al cliente l’acquisto di prodotti di virtualizzazione per scoprire poi che il loro stesso software non girava sulla virtualizzazione da loro stessi proposta! E comunque a volte proprio non serve visto che la piattaforma applicativa stessa fornisce le caratteristiche per cui la virtualizzazione viene scelta.

Però poco tempo fa BEA ha annunciato una nuova versione del loro application server WebLogic in grado di girare nell’ipervisore senza richiedere il sistema operativo. Per un application server J2EE questo ha molto senso visto che l’ambiente Java stesso maschera il sistema operativo sottostante: fornire quindi un ambiente minimale necessario alla JVM può essere efficiente. Quindi a maggior ragione si può eliminare il sistema operativo completo sostituendolo con uno strato molto meno complesso che fornisce le funzioni di base. E’ un modello molto interessante e che dimostra ancora una volta di più cosa si intende per piattaforma quando si parla di Java. In effetti noi utilizziamo spesso lo stack Java di IBM (WebSphere in parole povere) dove quasi sempre il resto (e soprattutto il sistema operativo) è irrilevante.

Tra parentesi di solito il cliente medio sceglie come sistema operativo Windows perchè non ha né voglia né tempo di gestire sistemi operativi alternativi. Questo fatto è stata uno delle motivazioni che mi ha convinto qualche anno fa a riproporre Windows in modo pesante nonostante la nostra grande esperienza su altri sistemi.

Tornando al discorso della virtualizzazione sarà interessante vedere come questa si inquadrerà in una architettura Windows.

Attualmente molte applicazioni Microsoft fanno uso di alcuni servizi comuni come Active Directory e SQL Server. AD è il cuore di una rete Windows ed è bene avere almento due server in azienda. Io penso che, per questioni di ridondanza e resistenza e sicurezza, è bene averli su macchine fisiche separate. Se si utilizza molto SQL Server, allora anche questo è bene averlo ridondato su macchine fisiche: in fondo un SQL Server è in grado di sfruttare memoria e thread in modo efficiente da solo. Con una organizzazione di questo tipo è possibile ospitare applicazioni IIS (che utilizzano la struttura SQL Server per i dati) su vari server: bilanciamento e ridondanza sono offerti dall’IIS stesso. I server di posta evoluti sono sistemi spesso critici e che oggi hanno un  bisogno di elevato I/O. Al momento attuale non ho esperienza di virtualizzazione di grossi sistemi questo tipo in quanto tutti i clienti li preferiscono su macchine dedicate (in cluster tra loro). I sistemi di messaggistica integrata con funzionalità VOIP richiedono molta CPU, molta banda, schede di rete veloci e poco disco. Anche questi probabilmente funzionano meglio su macchine fisiche. Aggiungo, poi, che il supporto al framework .NET è e sarà sempre più embeddato nel sistema operativo (in pratica “application server” .NET e Windows saranno sempre più la stessa cosa). A tutti questi fattori vanno aggiunti i cali dei costi delle SAN che permettono di centralizzare facilmente lo storage “fisico” delle varie macchine e la disponibilità di dispostivi blade. E, se proprio si vuole, esiste un Microsoft Virtual Server che permette di gestire bene e facilmente macchine virtuali per altri scenari.

E’ però vero che sul mercato oggi si trovano processori quadricore a prezzo basso e, pare, anche chipset e motherboard in grado di sfruttare queste caratteristiche in modo più efficiente. Potrebbe non essere lontano il momento in cui alcune delle applicazioni descritte potrebbero girare meglio su sistemi virtualizzati. Microsoft, oltre ai classici strumenti già esistenti per gestire sistemi e aggiornamenti, avrà Windows Server 2008 che è assai più modulare delle versioni precedenti, uscirà con un ipervisore incorporato nel server e ha oggi un sistema di management per i sistemi virtualizzati. E quindi sicuramente ben posizionata per sfruttare queste funzionalità.

Ma per il momento la maggior parte del software, di famosi e meno famosi produttori, a volte non è in grado di lavorare al massimo delle proprie capacità o è addirittura non pienamente supportato su macchine virtuali. E allora io continuo a preferire le macchine fisiche che danno meno problemi.