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Windows

Dopo qualche giorno con questo nuovo MacBookPro (i7 QC 2 GHz, 8 GB RAM) sono arrivato ad alcune conclusioni:

  • L’hardware è molto bello, anche se costoso.
  • Su questa macchina Windows 7 è estremamente performante (più di Mac OSX in molte attività)
  • La GUI di Mac OSX è abbastanza deludente (mentre la “parte UNIX” sembra proprio ben fatta)
  • Ci sono delle caratteristiche nel sistema operativo che veramente lasciano perplessi (e delusi)
  • In generale, però, Mac OSX mi piace
  • Parallel Desktop 6 è un bel prodotto
  • Su questi argomenti ci tornerò ma intanto voglio riportare un’altra mia impressione. Avendo un Mac ho cominciato a frequentare qualche sito a lui dedicato (e anche a leggere qualche commento su forum e notizie). Il pubblico Mac è molto dedito (come un certo pubblico Linux) e spesso denigra il concorrente ovvero Windows. Però la mia impressione è che parlino di vecchie versioni di Windows e che la maggior parte (giornalisti compresi) non conosca esattamente cosa è Windows oggi. Sembra siano rimasti un po’ indietro. Il che suffraga la mia vecchia ipotesi riportata anni fa (il tempo passa) su questo blog: Windows è il sistema operativo più diffuso ma anche quello meno conosciuto.

    E’ uscito un aggiornamento importante per chi ha infrastruttura Windows: Windows System Update Services 3.0 SP2.

    E’ incredibile ma ci sono ancora persone che non sanno cosa è WSUS. Per queste persone spiego che WSUS è un tool gratuito per gli utenti delle reti Windows che permette di creare un server centralizzato di aggiornamento per tutte le macchine Windows della rete. Ovviamente integrato con il dominio e con le group policy.

    Abbiamo già aggiornato uno dei nostri server senza alcun problema di sorta.

    Devo dire che mi stupisco sempre di sentire, da parte di nuovi clienti, lamentele sui PC che sono complessi e costosi da gestire. Peccato che, nella maggior parte dei casi i PC siano lasciati a se stessi (o meglio in mano agli utenti).

    Quando indico che la strada giusta è quella di passare a dei PC completamente gestiti senza accesso amministrativo da parte degli utenti, spesso vengono evidenziati problemi di ordine “politico” (del tipo che non si può toglire l’accesso agli utenti abituati a fare quello che vogliono).

    Mi sembra una classica situazione del tipo “voglio la botte piena e la moglie ubriaca”.

    Spesso in queste situazioni arriva la proposta di utilizzare dei terminali Windows (o magari la virtualizzazione dei desktop). Pare che questo abbia l’effetto di eliminare gli ostacoli “politici”: un po’ come quando si cambia ERP e si approfitta del fatto per eliminare o controllare comportamenti considerati errati. Insomma il software nuovo usato come scusa per riorganizzare.

    Ma è veramente così difficile passare ad un modello di PC gestiti centralmente?

    A volte le macchine hanno prestazioni scarse. Il problema è capire perchè accade. Succede, ad esempio, che un sistema abbia la CPU sovraccarica e non capire cosa lo provochi.

    Un tool presente in Windows da sempre è quello per le analisi delle perfomance. E’ interessante notare che, come altre funzionalità di Windows, questo strumento è spesso ignoto o trascurato. Invece mi è stato utile diverse volte quando si trattava di cercare di capire cosa fare.

    Capita così di scoprire che il motivo del sovraccarico della CPU è la scarsa memoria! Ecco perchè sono un entusiasta dei 64 bit.

    Poco tempo fa ho tenuto un corso di introduzione ai sistemi operativi presso lo IAL di Pordenone (con IAL ogni tanto collaboro e, in tali casi, mi chiede di trattare determinati argomenti non propriamente standard). Non avevo molte giornate a disposizione ma ho cercato di dare una visione generale e di descrivere l’evoluzione dei sistemi operativi e il loro contesto storico. Ho però illustrato alcuni concetti di base utilizzando due sistemi per la parte pratica: LINUX e Windows.

    La esposizione ad un certo punto è arrivata sul Registry di Windows. Il Registry è un database gerarchico che contiene ogni sorta di informazioni e spesso è causa di problemi dovuti alle eccessive libertà che certe applicazioni si prendono. Facendo il paragone con altri sistemi ho fatto notare la natura “binaria” contrapposta spesso a file testuali di configurazione e ho anche fatto notare che ultimamente sempre più spesso si utilizzavano file testuali e XML per questo anche in ambiente Windows.

    Però ho notato una cosa scontata ma proprio per questo sottovalutata che con i file testo non si può fare: le ACL sulle chiavi. Questo discorso nasceva dal fatto che volevo mostrare che in Windows buona parte delle entità è controllabile tramite una ACL. Nel Registry è possibile definire facilmente una ACL su una singola chiave. Sarebbe estremamente più complicato definire una sezione ad accesso controllato su un file testo. E’ stato un momento di comprensione.

    E’ interessante il fatto che pochi giorni dopo nel blog The Old New Thing l’autore Raymond Chen è uscito con il post Why are INI files deprecated in favor of the registry.  Una bella coincidenza!